L’affettività non può essere vista come il prodotto di un meccanismo puramente individuale, ma come “proprietà” di un sistema formato da due o più individui. Ciò che un soggetto vive e sente è regolato tramite il rapporto con l’altro, un rapporto che va negoziato e ri-negoziato durante tutta la vita. Accanto al sentimento dell’Io e del Tu, vi è quello del Noi, espressione di rappresentazioni di sé, delle relazioni, di desideri e di timori. Differenziare i propri pensieri e sentimenti da quelli dell’altro non deve far perdere di vista la dimensione del “proseguire insieme”, la possibilità di una negoziazione gestita a livello relazionale, affinché l’equilibrio della coppia o di più individui possa sempre risultare dinamico e funzionale davanti ai vari cambiamenti della vita. In un approccio di questo genere l’attenzione non è focalizzata su un singolo individuo, ma sull’interazione, sulla relazione, e sui meccanismi di comunicazione delle persone medesime. A volte quello che mina una coppia o un sistema familiare è una “ostinata” persistenza di comportamenti non adattivi al cambiamento che sta attraversando, o la mancata ricerca di una soluzione alle difficoltà che sono andate emergendo.