Organizzo serate e seminari divulgativi a carattere informativo e/o di approfondimento riguardo tematiche attuali di interesse collettivo.
L’intento è di realizzare incontri che non siano puramente informativi ma che forniscano uno spunto di riflessione, privilegiando il coinvolgimento e il contributo dei partecipanti, per fare insieme cultura e prevenzione rispetto a problematiche di ampia diffusione.
I seminari non sono rivolti a specifiche professioni ma hanno un carattere divulgativo; viene dato ampio spazio alla discussione ed alla riflessione comune.

Ragazzi e ragazze, nella loro strada alla ricerca di un’identità adulta, sembrano spesso esistere in un’opposizione tenace e senza parole a chi li circonda, come se questo fosse il loro unico modo di trovare se stessi, anche a scapito delle proprie risorse.Per gli insegnanti non è facile rispondere pienamente alle richieste di alunni con bisogni, stili cognitivi e relazionali differenti. A queste difficoltà si aggiunge a volte la fatica di rapportarsi con i genitori e trovare modalità comunicative, relazionali e di mediazione idonee a costruire un rapporto di reciproca collaborazione. Per i genitori non è altrettanto facile individuare eventuali sofferenze nei propri figli né trovare parole adatte che possano aiutarli o farli sentire compresi.Scuola e famiglia sono istituzioni educative con ruoli e funzioni differenti ma complementari che sempre più spesso faticano a instaurare un equilibrio efficace al benessere del minore.
I miei progetti si propongono come strumento di prevenzione del disagio minorile, come proposte di un luogo di riflessione in gruppo ove comprendere il significato comunicativo di quei messaggi in codice, che sono proprio i comportamenti “sintomatici” dei ragazzi in continua crescita.
L’obiettivo è anche quello, ove possibile, di avvicinare il mondo della scuola a quello della famiglia affinché il dialogo e la collaborazione tra genitori e insegnanti moltiplichi l’efficacia degli interventi educativi dell’una e dell’altra agenzia educativa.

Cosa succede nella testa di un consumatore quando sceglie di acquistare un prodotto? Il consumatore compra il prodotto o, invece, la sua immagine? Le emozioni sono gli elementi costitutivi delle esperienze che ognuno di noi compie quotidianamente, incluse le esperienze di acquisto di prodotti e servizi. I tempi attuali e quelli futuri non sono mai stati così densi di offerta di prodotti, di servizi e di timoli che provengono anche dalle campagne pubblicitarie. Maggiori saranno i marchi e i prodotti in circolazione, più il consumatore non sarà in grado di conoscerli e quindi si dovrà fidare non tanto del contatto con il prodotto quanto della sua immagine, cioè dell’idea che il prodotto trasferisce in sé.
Dal punto di vista aziendale, più diventa importante l’immagine dei prodotti, più diventa fondamentale saper “produrre immagine” e ricorrere a nuove e più efficaci tecniche per conoscere meglio le reazioni del consumatore agli stimoli esterni, senza mai dimenticare che la dimensione razionale e la dimensione emozionale non sono separate, ma dialogano.
Il consumatore, dal canto suo, può conoscere i fondamenti di un’efficace comunicazione emotiva e riconoscersi come produttore di aspettative emotive proprie e personali che, laddove trovano risonanza e corrispondenza, lo guidano all’acquisto di un prodotto piuttosto che di un altro.