Come definito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il benessere sessuale è parte integrante del benessere bio-psico-sociale di un individuo ma, nonostante ciò, la sessualità è spesso un’area piena di tabù, di silenzi, di difficoltà a comunicare i propri timori, le proprie ansie e le proprie difficoltà.
E’ per questo normale e piuttosto frequente fare esperienza di ansia e imbarazzo nel momento in cui ci si rivolge a un terapeuta sessuale, soprattutto se si tratta della prima volta. Inoltre, molte persone, per via di condizionamenti culturali, hanno difficoltà a parlare della propria sessualità e il doverne parlare con uno sconosciuto può rivelarsi un ulteriore ostacolo.
Il counseling sessuologico si rivolge a tutti, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’orientamento sessuale. Si presenta come un’occasione per poter parlare di sessualità in un luogo di ascolto accogliente e libero dal giudizio, nel pieno rispetto dell’altro. Si muove lungo la logica della ricerca e della comprensione dei dati che il paziente porta, della raccolta di pensieri, emozioni, azioni che l’individuo ha con se stesso o in relazione con il/la partner. Una volta chiarito il problema sessuologico portato in fase di consulenza, l’individuo e/o la coppia possono essere indirizzati ad un professionista specializzato (ginecologo, andrologo, ostetrica) qualora il disagio emerso richieda l’intervento e la collaborazione di tale figura.